Mi sento smarrita proprio come Alice di fronte al Brucaliffo (1), quando quest'ultimo ex abrupto le domanda - CHI SEI TU?
E come Alice mi verrebbe da rispondere timidamente:
Io a questo punto quasi non lo so più, signore. O meglio, so chi ero quando mi sono alzata stamane, ma da allora credo di essere stata cambiata parecchie volte!Questa risposta racchiude secondo me, l'essenza di come nel corso del mio cammino mi "sono sentita cambiare"...per gli altri, per me stessa, per il lavoro, per la famiglia, per i miei interessi, per la vita stessa e per le esperienze affrontate.
L'unica costante che riesco a riconoscere è questo caotico pulsare della spirale di vita nella quale sono immersa.
Mi presento allora, sono una persona che vive nel...CAOS! Caos dentro e...fuori!
Il Caos dentro è un dono di natura. Da sempre sono indecisa sul chi, sul dove, sul cosa e sul quando...così vago, sperimento, pasticcio, provo, disfo, imparo, avanzo, indietreggio, ricomincio, mi apro e mi chiudo al mondo.
Il Caos fuori invece è piuttosto un regalino della mia famigliola: il mio compagno genovese perennemente in ritardo e le mie due stelle danzanti generate da questo caos!
Già perché poi ad un certo punto di questa storia c'è una mamma, io, che vede saltellare, zompettare. diciamo danzare un bambino (il suo bambino!) e come un lampo nella notte le sinapsi neuronali le riportano dal passato una citazione di Nietzsche molto famosa, un po' abusata, e fino ad allora per lei priva di significato:
Bisogna avere ancora il caos dentro per generare una stella danzante.Ho imparato così oggi ad accogliere con fiducia questo mio caos.
Perchè il caos è LIBERATORIO, DINAMICO, CREATIVO.
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| In principio c'era il Caos |
(1) Non amo molto la versione Disney di Alice, così bionda, pettinata e compita, preferisco il testo originale, con la traduzione a fianco, che è davvero molto più intrigante. L'ho letto anche ai bimbi per farli addormentare la sera e han gradito!
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