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venerdì 9 ottobre 2015

Gli occhiali dell'amore

"Il primo dono che voglio scambiare con te è una rosa, una rosa rossa.
Il simbolo dell’amore per eccellenza. Lo dice anche Bertoli nella sua versione de Il Pescatore: rosa rossa pegno d’amore.
Sarà il dono che rinnoverà la promessa di oggi per tutti gli anni che verranno in questa stessa data. 
Tu la regalerai a me e io a te. E faremo la gioia dei fiorai e ci preoccuperemo se un anno in questa data la rosa non arriverà.
Ma una rosa per rappresentare davvero l’amore deve avere (secondo me) le spine e io ne ho cercata una che ne avesse tante.

Le spine sono parte di noi, anzi son ciò che fa il nostro bello, la nostra unicità.
In coppia bisogna imparare a conviverci, sapere come prendere la rosa per non pungersi, per non ferirsi. A volte ci si punge lo stesso nonostante la cura e l’attenzione, altre volte si realizza che occorre smussarle queste spine, per non doversi allontare troppo, per trovare la giusta distanza come i ricci di Schopenauer.

L’amore è quindi un continuo lavoro, per prendere al meglio la mira, per aggiustare il tiro. 
È fatica, non si realizza da sé come si spera per i desideri spegnendo le candeline il giorno del compleanno. 
E' impegno,volontà, è non smettere di credere nella realizzazione di un obiettivo comune (praticamente una sessione di coaching reciproca!)

L’amore quindi, come recita una famosa citazione, non è guardarsi negli occhi, ma è guardare insieme nella stessa direzione.

Sì, ma con la consapevolezza che quasi sempre uno e miope e l’altra è presbite ed entrambi pensano di vederci benissimo!"

Tratto da Le mille e una promessa di matrimonio.

Foto by Lee on Flickr - Chi è miope chi è presbite, il risultato è che si procede a tentoni!


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