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mercoledì 16 aprile 2014

Pinocchio non c'è più

Ieri sera non ci ho più visto!
Sarà stata la stanchezza della giornata o la fatica della serata che inizia con "l'orario manicomio" (dalle 17,00 in avanti, fateci caso, in casa è il CAOS totale!) e finisce sempre troppo tardi (per me!) dopo le frenetiche corse a coprire tutte le tappe fino all'agognato arrivo: lavaggio generale, preparazione e consumazione cena, gioco, pigiamino, gioco, dentini, gioco, pipì, latte, storia e finalmente il traguardo, la nannaaaaaa!
Ad ogni modo ci sono serate come ieri in cui le tappe sono intervallate da botte, bisticci, pianti e urla tra i fratellini e quando Semola per dispetto ha riversato tutto il risciacquo del suo lavaggio dentini sulla testa di Chupito, mi sono proprio...alterata!
Un po' molto: alzato voce e detto cose da mamma stanca.
D'altra parte era stata una giornata impegnativa, iniziata con pugnalata di Jack con la penna a sfera al mio adorato palla-mondo, appena solo il giorno prima amorevolmente contemplato come the best buying in the last 5 years, credo sia comprensibile un po' di irritazione serale!
Alla fine ho approfittato della baruffa per mettere entrambi a letto in quattro e quattr'otto e siccome il puposmall si è addormentato in mezzo secondo, ho proseguito, con più calma, il predicozzo a Semola.
"Ma che ti succede?" il tono era quello delle domande che iniziano o terminano con "figlio mio".
"Ultimamente mi sembri un po' arrabbiato, insoddisfatto, agitato...sei cambiato!" Ebbene sì l'ho detto. Ma ho una scusante, in giornata ero piombata nell'amarcord della visione di vecchie fotografie, in cui Semola era veramente un pupetto da spupazzare ed era più semplice...capirsi.
Nico a questo punto confortato dal mio tono conciliante, con noncuranza mentre fa le evoluzioni nel letto col suo tono furbetto sdrammatizzante mi risponde: "Ma dai mamma, sono sempre io!Non te lo ricordi più? Sono sempre stato così!"
Ha ragione lui. E' sempre stato così (anche in pancia...si è messo di storto!) col suo piccolo ma forte carattere, a volte un po' difficile da far incastrare nelle mie aspettative di mamma (inutile negarlo il bambino della notte esiste, esiste...).
Non resta che giorno per giorno accettarsi a vicenda, io lui e lui la sua mamma, per quello che siamo, col buono e col cattivo, con i pregi e con i limiti.
Lo guardo a bocca aperta (mi mancano le parole), mi sembra di vederlo bene per la prima volta.
Lui forse intuisce qualcosa perché, mentre ormai guarda il mondo a testa in giù penzolando fuori dal letto, dice: "Siamo arrivati ad un punto importante vero mamma?"
Sorrido. Ha ragione, mi sa che siamo ad un punto importante, in quel momento ho assistito al miracolo della favola di Pinocchio: ho visto il burattino delle lignee aspettative genitoriali trasformarsi sotto i miei occhi in una vera, imperfetta, e per questo splendida, persona.

p.s. Ferma restando la lavata di capo per le birichinate combinate!


Eccolo il mio adorato palla-mondo. Non fa un po' impressione la terra conciata così?

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