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sabato 28 dicembre 2013

L'anno che verrà

"Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va."
L'anno che verrà - Lucio Dalla

Questa è l'epoca delle liste, allora ho pensato di scriverne una di richieste e desideri all'anno che sta per arrivare.
Ce ne sono di cose da chiedere e di buoni propositi da mettere in opera.
Ogni anno puntualmente mi accingo ad ingoiar disgustata gelatinosi cotechini contornati da verdoline e pastose lenticchie indossando improbabili slip rossi, nella speranza che l'avvio del nuovo moto di rivoluzione terrestre attorno al sole mi sia propizio!
Eppure questa volta non sono riuscita a concludere nessuna lista, più ci ho pensato e più ogni richiesta mi è sembrata superflua, ogni proposito nulla di così importante.
Sì, ci sono quei chili di troppo e l'iscrizione in palestra sempre rimandata, alcuni amici persi per strada da recuperare, un lavoro e una professione da individuare con più convinzione, organizzare nuove cose interessanti da fare con i bimbi, il desiderio di dare una sferzata di energia ai miei hobby, poi c'è la speranza di riuscire a trovare una soluzione al nostro empasse abitativo...tutto necessario...necessario? Magari diciamo utile. Utile? Opportuno. Auspicabile, ma forse non essenziale per essere soddisfatta della mia vita, per colmare i vuoti.
Ci ho pensato a lungo e alla fine mi sono rimaste solo due cose.
Al nuovo anno chiederei due occhi, due occhi di bambino.
Belli, sorridenti e dolci come quelli di Giacomo. Rotondi, innocenti e curiosi come quelli di Nicolò.
Mi basterebbe in realtà recuperare i miei. Da qualche parte dovranno pur trovarsi ancora.
Quegli occhi lì colman le mancanze, vedono oltre le difficoltà, inventano le possibilità.
Non hai più bisogno di nulla se puoi osservare il mondo con quelli, nessun desiderio irrealizzabile, nessun sogno impossibile, neanche volare sopra i tetti della città mentre scende la neve senza sentire freddo!
Se avessi quegli occhi lì nella prossima pozzanghera vedrei dentro un'opportunità irrestibile e non un fastidioso ostacolo da evitare!
"Mamma, tu hai gli occhi troppo grandi!" mi ha detto un giorno Nicolò quando non riuscivo a vedere un minuscolissimo particolare che aveva attirato la sua attenzione.
Ecco, io spero che il nuovo anno mi porti la possibilità di utilizzare ogni tanto i miei vecchi e stellati occhi piccolini!

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